Il costo della ricarica dell’aria condizionata è molto variabile: si va dai 50 € ai 350 € e non a causa di listini prezzi fantasiosi di officine irragionevolmente care, ma a causa dei diversi tipi di gas contenuti nell’impianto.
Vediamo assieme perché l’aria condizionata vada ricaricata e perché alcuni impianti prevedono un costo di manutenzione così alto.
Indice dei contenuti
Perché l’aria condizionata va ricaricata?
Come per gli impianti di condizionamento domestici, l’aria condizionata dell’auto sfrutta un gas che comprimendosi e decomprimendosi rende possibile il raffreddamento dell’aria che viene immessa dalle bocchette di areazione.
Questo gas col tempo si dirada, facendo sì che quello contenuto nella serpentina non sia più sufficiente a far funzionare adeguatamente il sistema di condizionamento.
Ed è a questo punto che l’impianto ha bisogno della ricarica.
Ogni quanto ricaricare l’aria condizionata?
Un controllo per verificare che non sia il caso di rabboccare il gas viene eseguito al tagliando ed è consigliabile farlo ogni 2 anni. Ma si può anche decidere di ricaricare l’aria condizionata al momento in cui si nota una diminuzione delle prestazioni dell’impianto di condizionamento.
Se l’aria condizionata si scarica troppo velocemente e si deve provvedere più volte l’anno a compiere l’operazione, probabilmente c’è una perdita nella serpentina che richiede un intervento dell’officina.
Perché ci sono diversi tipi di gas nelle auto?
Nelle auto di una volta c’era un gas di tipo CFC, contenente cioè cloro, fluoro e carbonio.
A seguito della scoperta di una correlazione tra questa famiglia di gas e il buco nell’ozono, dal 2000 è stato sostituito negli impianti di condizionamento delle auto e non si trovano nemmeno più le ricariche.
A prendere il suo posto fu l’R134a, appartenente ad un’altra famiglia di gas, gli HCFC, compatibile anche con gli pianti costruiti per i gas CFC. Tuttavia anche questo gas non era sufficientemente sicuro per l’ambiente, andando ad incidere negativamente sull’effetto serra.
Così da gennaio 2017 è stata introdotta una norma che sancisce l’obbligatorietà di impianti di condizionamento compatibili con un altro gas per le auto vendute nell’Unione Europea, l’R1234yf, mentre rimane in vendita l’R134a per la manutenzione dei vecchi impianti.
Quale gas costa di più?
L’R1234yf ha un costo molto più alto del vecchio R134a, ed è il responsabile dell’aumento dei costi della ricarica dell’aria condizionata che potreste aver notato di recente: in questo caso la ricarica dell’aria condizionata costerà tra i € 150 e € 350, a seconda della quantità di liquido mancante.
Per chi invece ha un’auto precedente al 2017 i costi per la ricarica vanno dai € 50 ai € 100.
Posso ricaricare la mia auto con un gas più economico?
No, gli impianti di condizionamento compatibili con l’R1234yf non possono essere rabboccati con gas R134a (e nemmeno viceversa). Persino le valvole cambiano da un impianto ad un altro, proprio per evitare che si immetta il gas sbagliato rischiando di danneggiare tutto il sistema.
Si può ricaricare l’aria condizionata da soli?
Sì, sia che si tratti di un impianto con gas l’R1234yf che R134a.
Ma va tenuto presente che i gas refrigeranti sono pericolosi da trattare: l’R1234yf in particolare è un gas altamente infiammabile e in ogni caso va fatta massima attenzione a:
- non entrare mai in contatto con il gas e a non inalarlo
- vanno usati dispositivi di sicurezza
- leggere molto attentamente le istruzioni
- acquistare kit da rivenditori affidabili
Ti è piaciuto l'articolo?
Vuoi rimanere in contatto con noi e non perdere nemmeno un aggiornamento? Iscriviti alla nostra Newsletter per ricevere tutti i consigli sulla cura dell'auto e le ultime news dal mondo automotive!